che le giornate passano troppo in fretta, nonostante il mio lavoro sia passato da full time a part time!
che le cose da fare sono sempre troppe
che i bambini ti strappano il tempo e ti chiedono di rallentare
che per qualche giorno saremo ospiti di una città meravigliosa come Roma!
a settimana prossima!
ciao!
Ciao Mammamichi, sono una tua lettrice, anche i miei bambini frequentano una scuola Waldorf. Giovedì nella nostra scuola (il Giardino dei Cedri) ci sarà la festa delle Lingue . Se vuoi venire ci conosceremo. Da voi si fa questa festa? I bambini recitano poesie in inglese e tedesco poi i ragazzi di VIII classe danzeranno il May Pole.
RispondiEliminaThe magic of a Rainbow, cheers Marie
RispondiEliminaCiao Angela! Ti ringrazio tantissimo per l'invito. In effetti mi piacerebbe molto visitare qualche ambiente waldorf romano, ma purtroppo arriveremo a Roma solo nel pomeriggio....magari faremo un giretto appena possiamo per sentire che aria si respira dalle vostre parti! un caro saluto!
RispondiEliminama che bella immagine Mammamichi!
RispondiEliminaCavoli la scuola Waldorf..........la percepisco come un'ancora di salvezza, troppo lontana da poterci mandare i miei bambini, mannaggia!
Però quest'anno - il primo anno di Gioele alla scuola elementare - ho sofferto perchè: "signora il bambino ha qualcosa", "signora, non capiamo", " signora ma vede che fa fatica a prendere un 10", "signora ma capisce?", "signora, ancora le lettere al contrario!", "signora, noi ne abbiamo altri 20 in classe da seguire", "signora, lei nega il problema!",
"signora ma suo figlio perchè non lo iscrive a calcio, non vede la tv?, non gli piacciono le figurine?, ma deve essere aiutato a socializzare!".
Beh, hanno calpestato la mia sensibilità, hanno indagato dentro di me, dentro di noi. Avvilente.
Ho resistito perchè mio figlio è sereno, gli piacciono i suoi compagni, e poi perchè una pedagogista - che sento ormai amica - ha tenuto alta la mia certezza, ha sorriso agli errori di Gioele e a qualche mamma che mi ha consolata.
Ma noi siamo arrivati al neuropsichiatra: "per ora non serve fare nessuna indagine - mi ha detto - è piccolo, lo lasci affrontare la scuola con le sue forze". Come non essere d'accordo con lui! Ma io sono stata fermata dalle maestre non so più quante volte, io ho affrontato i colloqui, io ho lottato con tutta la mia forza, e l'ho costretto ad intervenire. E magicamente le maestre: "vede signora, è lei che si è agitata, è troppo ansiosa, l'ha detto anche il medico che il bambino è lento e bisogna rispettare i suoi tempi. E poi lo vede com'è migliorato?". Ma il mio di tempo?, un tempo infinito da ottobre a maggio in cui mi sono chiesta se ce l'avrei fatta.
Mi vergogno a dirlo ma ho pianto, non so perchè ma forse era tutto il dolore che avevo dentro, ora aspetto che esca tutto e intanto vorrei scappare da questa scuola ma Gioele resta sereno, esce contento per andare a scuola. Sono io che devo resistere.
Scusa Michi se ti ho investita, non so perchè questo commento....dev'essere la scuola Waldorf ............