agosto 02, 2012

.. a volte basta un taglio ..

Avete mai sentito parlare di alopecia areata?
Noi purtroppo sì.
Durante il primo anno di asilo, Lorenzo ha cominciato a soffrirne.
All'inizio qualche chiazza qua e la', poi nei tre anni successivi la situazione si è evoluta fino ad arrivare ad una forma severa.

Potete immaginare l'impatto emotivo su un bimbo con una prima infanzia non proprio semplice.
Potete immaginare l'impatto emotivo su noi genitori e il clima non certo sereno in casa.

Ho vissuto per tre anni con un nodo allo stomaco. Mi sentivo una mamma impotente, una mamma che non riesce a donare al suo piccolo la serenità necessaria. Mi sentivo fallita, persa.
Ne abbiamo provate di tutte, in campo medico ovviamente, pensando a mille cause; poi ad un certo punto abbiamo detto basta.

Ci faceva più male lottare contro questa cosa, che si autoalimentava della nostra frustrazione e della nostra ansia. Così ci siamo imposti di "cercare" di far finta di niente.

Poi, l'estate tra l'asilo e l'inizio della prima elementare i capelli hanno cominciato a ricrescere. Spontaneamente.
Non ci sembrava vero. Quante sere ho passato seduta sul letto di fianco a Lorenzo ad ammirare la sua "nuova" testa!
In quei giorni continuava a farmi una domanda: "Mamma, è vero che non torno più in asilo a settembre, vero?".
Ecco, era riuscito un po' a spiegarci l'angoscia di quei tre anni, quel disagio che ha urlato in ogni modo con il suo corpo e che noi genitori non siamo stati in grado di sentire.

Era diventato chiaro che Lorenzo aveva sofferto tremendamente in asilo. Forse per lui, per quello che aveva passato, per quel momento, quello non era il posto giusto.

Poi è iniziata la scuola. Le cose sono andate abbastanza bene per il primo anno, poi all'inizio della seconda un nuovo grave peggioramento.
E' da qui che avete iniziato a leggerci, per chi ci segue da un po'.
E' qui che abbiamo conosciuto la pedagia steineriana.
Penso sempre che mio figlio mi ha proprio spinto incontro, con tutta la sua forza.
Quasi fosse la sua ancora di salvezza.

Con l'inizio della nuova scuola la situazione si è completamente risolta e i capelli riscesciuti anche nelle zone più critiche.
Una felicità immensa, nostra e sua.

C'è una frase che si è scolpita nella mia mente, sentita durante una serata di presentazione della scuola waldorf: la persona che parlava raccontava di come i bambini, dopo un po' che frequentavano quella scuola, diventavano più belli. Queste parole mi hanno scosso, come se qulacuno mi avesse dato un forte ceffone in faccia.
Qui, oviamente, si parla di un certo tipo di bellezza: quella che, radiosa esce dal nostro corpo quando stiamo bene con noi stessi e con l'ambiente che ci circonda; quando c'è empatia con le persone che ci stanno accanto. La bellezza dei lineamenti morbidi e rilassati, la bellezza di un volto luminoso. Quel ceffone, mi ha fatto pensare all'esatto opposto: quanto Lorenzo si era "imbruttito", quanto forte era il disagio.

"Ora io so, caro figlio mio che DOVE SEI è il posto giusto, che tante cose dobbiamo ancora migliorare in questa stamba famiglia e perciò se adesso c'è ancora qualche capello che fa i capricci, io so che ce la faremo. Ti guardo negli occhi e vedo cosa c'è lì dentro. So quanta energia hai e che mondo meraviglioso nascondi. Ci devi solo credere anche tu."

Tutto questo per dire che qualche giorno fa ho proposto a Lorenzo un taglio un po' "alternativo". Lui, superata una prima incertezza, si è convinto tutto gasato. Così ho inforcato il rasoio per i capelli.


E' stato felicissimo. Un sacco di persone gli hanno fatto i complimenti. Ci credete se vi dico che un semplice taglio di capelli lo ha cambiato?! Nei giorni successivi sembrava cresciuto, forte e più sicuro (una botta di autostima?!), sereno, tranquillo e particolarmente affettuoso con la sorella!


Questa cosa è stata utile anche a me. Perchè è quando hai più timore di una cosa che quella accade. Come quando cadi dalla bici, ci devi risalire subito e senza timore. Se hai paura, cadi e tifai male.
E allora io, di questi capelli dispettosi non voglio avere più paura.


L'idea del taglio mi è venuta guardando un film. Un po' perchè forse, il protagonista mi ha ricordato molto Lorenzo. Anche in quel caso il taglio ha rappresentato una svolta.

Il film è "We shall overcome" del regista danese Niels Arden Oplev. - vincitore del Free to fly 2006 come miglior film al Giffoni film festifal e vincitore del Crystal Bear come miglior film al festival internazionale del cinema di Berlino 2006.
E' la storia di un ragazzo che lotta contro i metodi prepotenti del suo preside. E' una storia vera e vale veramente la pena di guardarlo.


Qui il trailer.



Se siete arrivati a leggere fino a qui, vi ringrazio. 
Non è stato semplice scrivere questo post, o meglio, scriverlo è stato semplice - lo avevo tutto in testa da sempre - ma è stato difficile schiacciare il bottone 
"pubblica".

7 commenti:

  1. Beh hai fatto benissimo a scrivere questo post. Lorenzo è un bimbo stupendo e tu lo stai seguendo come un'ottima mamma attenta a tutti i segnali che il tuo piccolo ti ha dato.
    Sai che mia nipote ne ha sofferto pure lei? però era un problema allergico e si anche un po' di stress, poi però non le è più capitato.
    Ciao Elena

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  2. Oh ma cavoli mi fate sempre commuovere voi :-)
    Che piacere al cuore mi fa leggere ciò che scrivi, sapere che ci sono mamme attente come te, mi fa bene.
    Grazie!
    Un baciotto a Lorenzo che é davvero FIGO con il nuovo taglio!!
    Un bacione a te!
    Daniela

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    1. grazie Daniela! Giuro che il prossimo post sarà comico! ;-)

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  3. Guai a non pigiare su "Pubblica" quando il post è chiaro nella tua testa! pubblicarlo fa bene a chi scrive e a chi legge.

    Mi hai commossa: come sai anche noi con la scuola abbiamo avuto difficoltà. Gioele ha rifatto i test cognitivi e giovedì prossimo abbiamo il "responso" del medico (l'anno scorso andava tutto bene, speriamo.....) e con lui affronteremo anche il nodo della scuola (cambiare o no?). Il fatto è che Gioele non manifesta disagio, a scuola vuole andare ma io - mammarompipalleconleantennesempreinagguato - temo non manifesti ma magari......
    Difficile!


    Quando ci vediamo, dicevi, Molto volentieri! Io da lunedì lavoro e torno a fare la pendolare da e per Milano, non so dove abiti ma se ci trovassimo a metà strada...


    p.s. comunque Lorenzo è bello e se Gioele vedesse questo taglio.....

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  4. Come mamma non posso che abbracciarti, con le lacrime agli occhi. Brava! E basta. Per tutto. Per il coraggio e per la forza, che hai e che hai saputo trasmettere al tuo cucciolo. E a chi ha avuto l'onore di leggerti.

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  5. cara ho letto fino all'ultima riga e non vedevo le foto, pensando dovessero ancora caricarsi per una connessione lenta, ma poi alla fine, dopo le ultime parole, il suo viso e il suo sguardo!!! fiero e forte e felice!!!!un abbraccio forte.

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