giugno 17, 2011

pizzelle in allegria

Qualche pomeriggio fa, con l'aiuto della nonna, abbiamo preparato delle pizzelle.
Questo dolce abruzzese è il ricordo delle mie merende d'infanzia ed è un dolce che amo ancora molto.
E' una merenda semplice e sana da proporre ai bambini.

Per realizzarle occorre il tipico ferro in ghisa, reperibile ancora oggi nei negozietti abruzzesi; oggi se ne trovano anche di più "moderni" in versione elettrica.
Noi usiamo ancora quello della nonna: lo preriscaldiamo sul fornello e dopo averci messo dentro un po' di impasto, chiudiamo il ferro e lasciamo cuocere per qualche minuto dai due lati.
Una volta questo procedimento veniva fatto direttamente sulla brace.
Ogni ferro ha un disegno particolare, il più tradizionale è rettangolare con rombi interni e alcune volte delle iniziali al centro.
Noi ne possediamo uno anche a forma di cuori e questa volta abbiamo preferito usare questo, visto che la produzione era destinata ai compagni d'asilo di Bianca.

Nelle scuole Waldorf, infatti, non ci sono problemi con i dolci "casalinghi" ed è bello offrire a tutta la classe qualcosa fatta con le proprie mani.
E' bello mangiare insieme e condividere il cibo con i compagni. Adesso  mi rattrista pensare a quante regole e restrizioni ci sono nelle scuole pubbliche sugli alimenti portati da casa; quanta magia, quanto gusto e sapore si perdono...
Questo modo di condividere è di per sè una grande lezione per i bambini!




Anche per Lorenzo non sono mancate le occasioni durante l'anno; i bambini portano con orgoglio e gioia il cestino con il dono per la classe!


Allora, ecco le dosi per l'impasto, che in realtà è la cosa più difficile da preparare, perchè dalla sua consistenza e in relazione al tipo di ferro usato, dipende la buona riuscita del dolce!
Bisogna procedere con questa proporzione: per ogni uovo, un cucchiaio di farina, uno di zucchero e uno di olio; io aggiungo anche della scorza di limone grattuggiata.
Noi le mangiamo così, semplicemente. E quando diventano un po' secche le pucciamo nel latte.
Si possono anche farcire a due a due con marmellata o crema di cioccolato.

7 commenti:

  1. Che buoni questi dolci! Hai ragione, un vero peccato che nelle scuole pubbliche e private in generale sia proibito portare dolci fatti in casa. Anche perchè, dopo le recenti notizie di cibi contaminati...cetrioli, carne... va a finire che dobbiamo aver paura dei cibi comprati e non di quelli fatti in casa!

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  2. Buonissime! Anche mia suocera le prepara meravigliosamente! Il primo impatto con le restrizioni l'ho avuto allo spazio gioco comunale, quest'anno... sono rimasta così male all'idea di dover comprare una torta industriale piena di schifezze che mi sono rifiutata di festeggiare lì il compleanno di Letizia :-(

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  3. Sembrano davvero buone, ma che consistenza hanno? e secondo te il ferro si trova facilmente qui al nord? ;-)

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  4. io non capisco questa nuova mania delle scuole di portare tutto confezionato, io ho portato torte fatte da mia mamma per anni e non ho mai intossicato alcun bimbo ! Anche mia figlia frequenta l'asilo steineriano, pensa che proprio venerdi abbiamo fatto la festa di fine anno con un bel pranzo dove ogni genitore ha portato qualcosa e senza organizzare nulla c'era da bere e da mangiare dall'antipasto al dolce per tutti.
    Manu

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  5. @ nora: queste mi sono venute piuttosto soffici, ma dipende molto dal tipo di ferro. secondo me in qualche negozio di casalinghi ben fornito è possibile trovare il ferro. Se vuoi lo posso recuperare quest'estate direttamente in Abruzzo e fartelo avere, vista la vicinanza...! ;)

    @manu: anche le nostre feste sono così e magicamente c'è tutto per tutti e... di ottima qualità!

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  6. no, davvero ? io ho sempre portato torte a scuola fatte da mamma quando ero piccola, ora non si può più ? che tristezza per i bambini !!! comunque la prossima volta che vai in abruzzo, ti posso commissionare il ferro in ghisa ? me lo vorrei portare in perù...

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  7. @estrellazul: infatti eravamo più avanti in passato che adesso! pensa un po' come ci siamo ridotti! Per il ferro più che volentieri, sarò in Abruzzo agli inizi di agosto, teniamoci in contatto così te lo faccio avere; poi se va in Perù ne sono felice, lo sai che mio marito ha un fratello peruviano?! ;)

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