Qui di seguito riporto una sintesi tratta dai miei appunti riordinati, con l'aggiunta di qualche disegno di Bianca.
Ci tengo a sottolineare che quanto scritto di seguito è una mia interpretazione, anche in base alla mia esperienza di mamma e all'osservazione dell'eveluzione del disegno nei miei figli.
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Cosa
c'è di più bello che osservare un bambino mentre disegna? E' totalmente
immerso in questa attività da sembrare quasi in un'altra dimensione.Tante cose si possono capire dall'osservazione del disegno spontaneo. Principalmente il bambino parla di quello che succede dentro e fuori di lui. Ovviamente questo avviene in modo inconsapevole.
I bambini andrebbero sempre lasciati liberi di disegnare, in modo spontaneo. Questo permette loro di conquistare tutte le fasi di un fantastico processo.
Il disegno è un linguaggio universale. Dai primi scarabocchi il disegno si evolve seguendo tappe ben precise, le stesse per ogni bambino, le stesse in ogni paese, in ogni cultura. Se questo processo rallenta o si interrompe, per esempio per eventi traumatici, riprenderà più avanti e le tappe verranno raggiunte, magari in tempi più ristretti.
Il primo disegno è uno SCARABOCCHIO. E' il segno di un gesto che lascia una traccia. Questo gesto è ancora scoordinato, ma piano piano il bambino prende gusto per questo gesto e sperimenta nuove cose.
In questa fase il bambino si trova ancora immerso nel suo caos di stimoli che non è in grado ancora di organizzare.
Dallo scarabocchio prende forma la SPIRALE. E' un segno che comincia a percepire un centro.
Il bambino comincia a scoprire se stesso.
La spirale si chiude. Ecco il CERCHIO. Che scoperta stupefacente!
Il bambino ha circa tre anni e comincia il suo percorso di differenziazione dagli altri. Questo segno lo rappresenta.
Il cerchio si arricchisce. Di un PUNTINO al suo interno, di raggi verso l'interno, e di RAGGI verso l'esterno: compare il primo SOLE.
Il bambino cerca un contatto verso l'esterno.
Il sole prende vita, nasce un VISO. La prima cosa che il bambino disegna.
Il bambino riconosce se stesso e gli altri.
Il sole, che a questo punto è diventato un volto con occhi, naso, bocca e capelli, si arricchisce di due LINEE VERTICALI che scendono verso il basso e mette le radici. Compaiono i primi piedi grossi.
Il bambino comincia ad avere la percezione del suo corpo.
Dal viso spuntano due LINEE ORIZZONTALI: le braccia con mani grosse.
Il bambino scopre le sue mani, uno strumento per fare e giocare.
Nel bambino nasce la percezione di se stesso in rapporto al mondo e la necessità di protezione: compaiono le prime CASE e i disegni raffigurano persone dentro case o automobili. Questa rappresentazione si evolve fino ad "appoggiare" la casa su una linea orizzontale che è la TERRA. (4 anni e mezzo)
Nelle raffigurazioni della casa compaiono le FINESTRE. Il bambino diventa grande; nella sicurezza della sua casa guarda fuori il mondo.
La coscienza del bambino si sveglia.
Il bambino ha voglia di mostrarsi e arrivano le prime rappresentazioni dell'interno delle case. (5 anni)
Ad un certo punto spuntano gli ALBERI. La similitudine tra rami e collegamenti nervosi/cerebrali è immediata. Dopo questa conquista le capacità di percezione del mondo e il linguaggio del bambino aumentano.
D'ora in poi il bambino sarà in grado di rappresentare nel disegno ciò che succede intorno a lui.
Arrivano le prime rappresentazioni delle PAURE (5/6 anni).
Dalle finestre della casa guardo fuori il mondo e a volte questo mondo mi fa un po' paura.
Arriva la MATURITA' SCOLARE. Nasce la consapevolezza di crescere. Subentra una stasi nel disegno, una sorta di noia.
Maestra, cosa disegno?
Questo
momento rappresenta una tappa importante. E' necessario lasciar vivere
al bambino questo momento di "crisi" senza interferire o suggerirgli
strumenti di uscita. Questo atteggiamento, duro e difficile da mantenere
per i genitori e i maestri, permetterà al bambino di tirare fuori le
forze nuove, caratteristiche del secondo settennio.In questo periodo troviamo disegni SIMMETRICI, MONTAGNE che rappresentano le forze che premono per uscire (sto' perdendo i denti).
Il disegno è gioia, libertà, crescita. Gli adulti NON DEVONO interferire in questo meraviglioso processo.
Solo così il disegno ci parla e ci racconta di come stanno i nostri bambini.
IL MOMENTO DEL DISEGNO IN ASILO:
I
bambini distribuiscono i fogli e consegnano i cestini con i mattonici.
Ogni bambino fa un disegno alla volta e utilizza entrambe le facciate
del foglio. E' importante insegnare la cura dei materiali.
ho individuato a casa un angolo tranquillo per il disegno. Un tavolino e delle sedie (si disegna ben seduti al tavolo e non a terra, almeno fino ad una certa età), qualche ripiano per avere tutto l'occorrente a portata di mano. Ho usato barattoli per matite e pastelli, cestini per mattoncini e pastelli a cera, altri contenitori per forbici, timbrini, temperini. Con il materiale così disposto i bambini sono incentivati a riordinare dopo il disegno, avendo cura di tutto l'occorrente.
Abbiamo rivisto la gestione dei fogli. Prima utilizzavamo molto i fogli di recupero (tantissimi provenienti dall'ufficio!). Adesso facciamo così: conserviamo separatamente i fogli bianchi da quelli da recupero. Il Disegno si fa su un foglio "bello": il disegno è importante e di valore, non possiamo realizzarlo su un foglio di scarto. I bambini mettono così più attenzione nel disegno che diventa meno "isterico" (è comune nei bambini prendere un foglio, fare due scarabocchi e gettarlo). I fogli di recupero vengono usati per ritagliare, incollare, ecc. Altra regola: il Disegno NON si taglia.
All'inizio pensavo di non riuscire a gestire tutto questo a casa. Soprattutto perchè mi sembrava di dover essere troppo presente durante il disegno dei bambini per poter curare tutte queste "regole". Di solito quando i bambini disegnano sono tranquilli e io ne approfitto per fare altro.
Invece è stato sorprendente! Abbiamo organizzato lo spazio insieme, preparando il tavolo, sistemando i pastelli e i fogli, spiegando le nuove abitudini per disegnare bene. E' stato sufficiente indicare queste poche nuove regole e i bambini le hanno accettate subito con gioia.
Il risultato? Disegni meravigliosi, ordine e cura nei materiali!
Presi dall'entusiaso poi, abbiamo realizzato qualche altro "strumento" per il momento del disegno. Ma di questo vi parleremo in un'altra puntata! ;-)
Che bello! Lo aspettavo da tanto questo post e tu lo sai!!! :)
RispondiEliminaMi interessa molto il modo in cui ti hanno consigliato di organizzare il materiale a casa e il tavolo con il materiale a portata di mano che hai allestito è davvero ben fatto!!
Ma li ci possono disegnare contemporaneamente i tuoi bambini oppure è solo per uno?
Per me è un po' piu problematico fare come dici tu: il piccolino che ha 2 anni quando ha colori a portata di mano li usa ovunque e non solo su fogli..cosi da un po di tempo li ho messi in un posto alto e devono chiedere a me per disegnare...ma non mi piace proprio!!
Come posso fare?
Oppure posso provare ad organizzarli cosi e magari spiegando bene anche a valentino come usarli, capisce che non deve andare in giro con i pennarelli in mano.
Linda che se non ricordo male ha 4 anni come la tua bianca, ama tantissimo disegnare: è una molto riflessiva e anche un po solitaria e quando disegna entra in un suo mondo fantastico: è per questo che mi piacerebbe organizzarle un bello spazio per disegnare!
grazie di cuore per condividere questi appunti... noi non abbiamo una scuola waldorf vicina ma io leggo tutto il possibile e cerco di applicarlo, quindi il tempo che tu hai dedicato su questo post, per me è stato preziosissimo !!
RispondiEliminaBellissimo questo post. Sto cercando anche di organizzare un posto del genere..ma non ho ancora trovato l'angolo giusto. uff
RispondiEliminaBello questo post. Ho rivisto tutte le tappe dei miei bambini che disegnano, disegnano, disegnano. Ormai sanno dove sono i colori e i fogli e il tavolo (a loro disposizione....) ma alcune volte, improvvisamente, si alzano e li ritrovo a proseguire per terra. Un perchè ci sarà!
RispondiEliminaOggi non sono potuta venire, non stavo bene e sono rimasta a letto nel pomeriggio. Immagino che non ripeterete il bazar, o si?
bello, davvero bello... grazie per aver condiviso
RispondiEliminainteressanti riflessioni; la mia bimba frequenta il giardino d'infanzia Waldorf e disegna e dipinge acquarelli su carta bagnata. Grazie per aver condiviso questi pensieri
RispondiEliminabello, bello, bello!il disegno è fondamentale per la crescita di un bambino!ho sempre pensato di organizzare uno spazio per far disegnare i miei cuccioli: ora ho già tutto in mente, come fare e dove fare, ma servono loro per organizzarlo al meglio!
RispondiEliminaLaura