Lo abbiamo "adottato" solo per un po', ma presto abbiamo deciso di liberarlo nel parco agricolo dietro casa. Sarà sicuramente più felice e al sicuro là.
Ma voi la sapete la storia del riccio?
"All'inizio il riccio era liscio e roseo come un porcellino appena nato. Era anche molto piccolo, da adulto pareva un pugno. Di animo buono e dolce non conosceva malizia alcuna.
A volte, come succede agli uomini, quelle sue belle caratteristiche venivano scambiate per stupidità; in pratica era un po' lo scemo del villaggio, nel nostro caso del bosco.
E come solitamente accade nelle scuole, quando i bambini più umili e sensibili vengono maltrattati e malmenati dai bulletti di turno, anche il riccio pagava la sua dolcezza.
Ogni volta che qualcuno lo incontrava lo spintonava, lo derideva, gli rubava la merenda, gli dava pacche sulla schiena. Il riccio sopportava, cercava amicizia, perdonava, ma dentro di sè era triste e anche un po' spaventato. Non capiva il motivo di tanta cattiveria. Era successo addirittura che un giorno il barbagianni avesse tentato di beccarlo di brutto, per puro divertimento. Il riccio si salvò infilandosi sotto un sasso e si graffiò la schiena. A quel punto il Signore intervenne. Ogni volta che qualche maleducato strafottente gli tirava una pacca o peggio uno schiaffo, zac al riccio spuntavano immediatamente migliaia di aculei bei pungenti e il violento di turno riceveva la paga. Ma era fastidioso sentire uscire tante volte gli aculei, gli scherzi di mano erano fastidiosi.
Allora il signore decise di lasciaglierli addosso per sempre. Ora con quella corazza il riccio sembra un animale spaventoso, ma se lo guardate da vicino ha occhi buoni e dolci."
Tratto da: "Le storie del bosco antico" di Mauro Corona.
Oltre al libro esiste un audiolibro, vi consiglio di far ascoltare queste storie ai vostri bambini, rimarranno rapiti dei bei racconti e dalla voce di Corona che narra.
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